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domenica 31 maggio 2015

LA GRANDE MENZOGNA DELLA SDEMANIALIZZAZIONE


Un’altra delle grandi idee del SISTEMA POLITICO TRASVERSALE DI TRIESTE.
Che esista un Sistema Trieste nella nostra città è ineluttabile.
Un Sistema che non pensa al bene della città e dei suoi cittadini ma a quello delle tasche dei comunque ben pochi “amici di merende” che gli sono rimasti, quali costruttori e immobiliaristi, anteponendo al bene comune i privilegi di pochi, un’oligarchia economico-politica.

Quel Sistema che ha smantellato i cantieri San Marco.
Quel Sistema che ha riempito le nostre grotte carsiche di rifiuti tossici industriali.
Quel Sistema che ci avvelena con i fumi della Ferriera.
Quel Sistema che ci avvelena con i rifiuti radioattivi che bruciano nell’inceneritore.
Quel Sistema che ha svuotato la nostra Trieste.
Quel Sistema che ci sta portando via anche l’ultima dignità umana che ci è rimasta ossia IL LAVORO.

Ogni anno 3000 cittadini, di cui 600 giovani, che sono il nostro futuro, se ne vanno da una città che non solo non ha più prospettive,ma se ne vanno da una città in cui non c’è né progettualità nè lungimiranza.

Mentre la nostra Trieste si trova in queste condizioni, il Sistema, con uno dei suoi tanti burattini, mette in atto un BLITZ notturno ( il ladro vien di notte) e fa passare allegato ad una Legge di Stabilità, di uno Stato a cui non compete, con votazione legata alla fiducia di un governo pseudo democratico amministratore, un emendamento sulla sdemanializzazione della zona del Porto Franco Internazionale di Trieste.

Il bello di questo grande progetto per “Tvieste che tovna gvande” è che il Sistema vuole far credere ai cittadini che fa il bene della città e soprattutto, dalle pagine di un GIORNALE DEL SISTEMA, che tutti chiamano Il Bugiardello ma a cui la massa crede ciecamente, vuole far passare il messaggio che è già tutto fatto.

Pensiamo che usare il dono dell’intelletto sia un obbligo morale di ogni cittadino oltre che di coerenza con se stessi soprattutto alla luce di una cosi’ ovvia e palese presa per i fondelli !!!!

Adesso vi spieghiamo come il Sistema sta ancora violentando la nostra Trieste.

Il Porto Franco Internazionale di Trieste o Porto Nord, è regolamentato dall’Allegato VIII al Trattato di Pace del 1947.
Non siamo noi a dirlo.
  • Memorandum di Londra ottobre 1954 art.5 dove è previsto l’obbligo per l’Italia a mantenere il Porto Franco Internazionale di Trieste ai sensi dall’art. 1 al 20 dell’Allegato VIII
  • Decreto Presidenziale del 27 ottobre 1954 istituzione del Commissario del Governo per il Territorio di Trieste con potere normativo
  • Decreto Commissariale del Governo n.29 del 19 gennaio 1955 dove il Commissario recepisce l’art. 5 del Memorandum di Londra
  • Trattato di Roma 1957 atto istitutivo della Comunità Europea art. 234 (ora 307) dove si evidenzia che le disposizioni del trattato non possono essere applicate in sostituzione a convenzioni più vantaggiose nei rapporti tra Stati facenti parte del Trattato stesso e quelli che non ne fanno parte, vedi Trattato di Pace di Parigi del 1947 e di conseguenza del suo Allegato VIII, firmato da 21 paesi di cui 5 non fanno parte della CE e quindi hanno il diritto di avvalersi delle condizioni più vantaggiose derivate dall’Allegato VIII.
  • Decreto Presidenziale n.43 del 1973 Testo Unico in materia doganale all’art.169 che evidenzia che gli articoli del Decreto non sono applicabile nella zona del Porto Franco di Trieste in quanto sottoposto ai vincoli dell’Allegato VIII al Trattato di Pace di Parigi del 1947, in vigore e recepito dalla legislazione Italiana con la Legge 3054/52 in attuazione del Decreto del CPS n.1430/47
  • Legge 84/94 riordino della legislazione in materia portuale all’art.6 comma 12 recita che “ fatta salva la disciplina vigente per i punti franchi compresi nella zona del Porto Franco di Trieste”
  • Sentenza del TAR del FVG n.1350/2014 confermata dal Consiglio di Stato in data 18/03/2014 dove si evidenzia che il regime del Porto Franco di Trieste ai sensi dell’art.5 del Memorandum di Londra del 1954 è regolamentato dagli art. 1 al 20 dell’Allegato VIII

Quindi, il Porto Franco Internazionale di Trieste è regolamentato da uno strumento derivato da un Trattato Internazionale, quale quello di Pace di Parigi del 1947.

Ai sensi dell’art. 117 della Costituzione Italiana è fatto obbligo al legislatore di sottostare agli accordi derivati da Trattati Internazionali.

L’Allegato VIII è uno strumento che deriva da un Trattato Internazionale firmato incondizionatamente dall’Italia?
SI
Può un senatore-burattino, nella sua funzione di legislatore, presentare un emendamento che è diventato legge, per la modifica di uno status internazionale di una zona quale quella del Porto Franco Nord ?
NO
Può l’emendamento di un senatore-burattino essere anticostituzionale in violazione all’art.117 ?
SI

Il senatore-burattino inoltre, nel suo emendamento truffa, ha evidenziato “ In accordo con il Commissario del Governo…”.

Analizziamo chi è il Commissario del Governo per il Territorio di Trieste.

Il Commissario del Governo per il Territorio di Trieste è quella figura che è stata istituita dal Presidente della Repubblica Italiana con proprio decreto in data 27 ottobre nel 1954 in conformità a quanto concordato con l’accordo tra gentiluomini qual è stato il Memorandum di Londra del 1954.
Il Commissario ha agito sul Territorio di Trieste dal 1954 al 1964 emanando più di 1300 decreti legislativi e grazie al DPR di cui sopra aveva pieni poteri normativi ed amministrativi sul Territorio in sostituzione al Governo Italiano Amministratore, confermato anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n.53 del 09 giugno 1964.

Quindi i poteri del Commissario di Trieste sono gli stessi che aveva il GMA dal 1947 al 1954.

Dal 1963, anno dell’entrata in vigore della Legge Costituzionale n.1 che istituisce la regione Friuli- Venezia Giulia, la figura del Commissario del Governo viene sostituita all’interno della Regione.
Ma, dall’art. 70 della legge, si evince che i poteri che passano al Commissario del Governo per il Territorio di Trieste nella Regione sono solo quelli amministrativi e non normativi.

I decreti del Commissario del Governo fino al 1964, avendo quest'ultimo potere normativo, sono stati recepiti come leggi ordinarie della Repubblica il cui governo ha l’ Amministrazione civile del Territorio,quindi non sono atti amministrativi.

La differenza è sostanziale: l’attuale Commissario del Governo nella Regione non ha i poteri normativi per spostare il Punto Franco dal Porto Nord, eventualità che comunque non è prevista assolutamente neanche nell’Allegato VIII che come abbiamo capito è l’unico strumento valido all’interno della zona del Porto Libero di Trieste, in quanto ha solo quelli amministrativi.

Quindi tutti gli annunci in pompa magna sulla ormai eseguita sdemanializzazione del Porto “Vecchio”

SONO SOLO MENZOGNE !!!!

Non possono disporre di una zona che è al di fuori della linea della dogana, quindi al di fuori della giurisdizione italiana.
Non possono disporre di qualcosa che non è loro ma regolamentato dal Diritto Internazionale.

Vogliamo parlare dei tempi d’intervento ed alienazione dell’area che il senatore-burattino ed il sindaco-tirapiedi stanno proclamando a gran voce e che è solo propaganda politica.

Per sdemanializzare l’Area dell’ex Ospedale Psichiatrico di Trieste ci sono voluti tre anni di burocrazie.

Quanto tempo pensate ci possano mettere per fare l’appropriazione indebita del Porto Nord ?
Ammesso lo possano fare visto che come abbiamo evidenziato in precedenza è legalmente impossibile !!

Ah già, ma il senatore-burattino è un politic…ante di quelli seri, quindi è al di sopra delle leggi come la mala politica che ben rappresenta.

Per concludere volevamo mettervi ancora una “pulce nell'orecchio”.

Ma non è che il SISTEMA abbia già progettato lo spostamento dei Punti Franchi di Trieste fuori dal nostro Territorio ?
Portando con sé tutti i privilegi derivati dall'Allegato VIII continuando a togliere linfa vitale alla nostra città sempre e comunque a beneficio dei pochi e soliti noti ?

COGITO ERGO SUM.