Un’altra
delle grandi idee del SISTEMA POLITICO TRASVERSALE DI TRIESTE.
Che
esista un Sistema Trieste nella nostra città è
ineluttabile.
Un
Sistema che non pensa al bene della città e dei suoi cittadini ma
a quello delle tasche dei comunque ben pochi “amici di merende”
che gli sono rimasti, quali costruttori e immobiliaristi, anteponendo
al bene comune i privilegi di pochi, un’oligarchia
economico-politica.
Quel
Sistema che ha smantellato i cantieri San Marco.
Quel
Sistema che ha riempito le nostre grotte carsiche di rifiuti tossici
industriali.
Quel
Sistema che ci avvelena con i fumi della Ferriera.
Quel
Sistema che ci avvelena con i rifiuti radioattivi che bruciano
nell’inceneritore.
Quel
Sistema che ha svuotato la nostra Trieste.
Quel
Sistema che ci sta portando via anche l’ultima dignità umana che
ci è rimasta ossia IL LAVORO.
Ogni
anno 3000 cittadini, di cui 600 giovani, che sono il nostro futuro,
se ne vanno da una città che non solo non ha più prospettive,ma se
ne vanno da una città in cui non c’è né progettualità nè
lungimiranza.
Mentre
la nostra Trieste si trova in queste condizioni, il Sistema, con uno
dei suoi tanti burattini, mette in atto un BLITZ notturno ( il ladro
vien di notte) e fa passare allegato ad una Legge di Stabilità, di
uno Stato a cui non compete, con votazione legata alla fiducia di un
governo pseudo democratico amministratore, un emendamento sulla
sdemanializzazione della zona del Porto Franco Internazionale di
Trieste.
Il
bello di questo grande progetto per “Tvieste che tovna gvande” è
che il Sistema vuole far credere ai cittadini che fa il bene della
città e soprattutto, dalle pagine di un GIORNALE DEL SISTEMA, che
tutti chiamano Il Bugiardello ma a cui la massa crede ciecamente,
vuole far passare il messaggio che è già tutto fatto.
Pensiamo
che usare il dono dell’intelletto sia un obbligo morale di ogni
cittadino oltre che di coerenza con se stessi soprattutto alla luce
di una cosi’ ovvia e palese presa per i fondelli !!!!
Adesso
vi spieghiamo come il Sistema sta ancora violentando la nostra
Trieste.
Il
Porto Franco Internazionale di Trieste o Porto Nord, è regolamentato
dall’Allegato VIII al Trattato di Pace del 1947.
Non
siamo noi a dirlo.
- Memorandum di Londra ottobre 1954 art.5 dove è previsto l’obbligo per l’Italia a mantenere il Porto Franco Internazionale di Trieste ai sensi dall’art. 1 al 20 dell’Allegato VIII
- Decreto Presidenziale del 27 ottobre 1954 istituzione del Commissario del Governo per il Territorio di Trieste con potere normativo
- Decreto Commissariale del Governo n.29 del 19 gennaio 1955 dove il Commissario recepisce l’art. 5 del Memorandum di Londra
- Trattato di Roma 1957 atto istitutivo della Comunità Europea art. 234 (ora 307) dove si evidenzia che le disposizioni del trattato non possono essere applicate in sostituzione a convenzioni più vantaggiose nei rapporti tra Stati facenti parte del Trattato stesso e quelli che non ne fanno parte, vedi Trattato di Pace di Parigi del 1947 e di conseguenza del suo Allegato VIII, firmato da 21 paesi di cui 5 non fanno parte della CE e quindi hanno il diritto di avvalersi delle condizioni più vantaggiose derivate dall’Allegato VIII.
- Decreto Presidenziale n.43 del 1973 Testo Unico in materia doganale all’art.169 che evidenzia che gli articoli del Decreto non sono applicabile nella zona del Porto Franco di Trieste in quanto sottoposto ai vincoli dell’Allegato VIII al Trattato di Pace di Parigi del 1947, in vigore e recepito dalla legislazione Italiana con la Legge 3054/52 in attuazione del Decreto del CPS n.1430/47
- Legge 84/94 riordino della legislazione in materia portuale all’art.6 comma 12 recita che “ fatta salva la disciplina vigente per i punti franchi compresi nella zona del Porto Franco di Trieste”
- Sentenza del TAR del FVG n.1350/2014 confermata dal Consiglio di Stato in data 18/03/2014 dove si evidenzia che il regime del Porto Franco di Trieste ai sensi dell’art.5 del Memorandum di Londra del 1954 è regolamentato dagli art. 1 al 20 dell’Allegato VIII
Quindi,
il Porto Franco Internazionale di Trieste è regolamentato da uno
strumento derivato da un Trattato Internazionale, quale quello di
Pace di Parigi del 1947.
Ai
sensi dell’art. 117 della Costituzione Italiana è fatto obbligo al
legislatore di sottostare agli accordi derivati da Trattati
Internazionali.
L’Allegato
VIII è uno strumento che deriva da un Trattato Internazionale
firmato incondizionatamente dall’Italia?
SI
Può
un senatore-burattino, nella sua funzione di legislatore, presentare
un emendamento che è diventato legge, per la modifica di uno status
internazionale di una zona quale quella del Porto Franco Nord ?
NO
Può
l’emendamento di un senatore-burattino essere anticostituzionale in
violazione all’art.117 ?
SI
Il
senatore-burattino inoltre, nel suo emendamento truffa, ha
evidenziato “ In accordo con il Commissario del Governo…”.
Analizziamo
chi è il Commissario del Governo per il Territorio di Trieste.
Il
Commissario del Governo per il Territorio di Trieste è quella figura
che è stata istituita dal Presidente della Repubblica Italiana con
proprio decreto in data 27 ottobre nel 1954 in conformità a quanto
concordato con l’accordo tra gentiluomini qual è stato il
Memorandum di Londra del 1954.
Il
Commissario ha agito sul Territorio di Trieste dal 1954 al 1964
emanando più di 1300 decreti legislativi e grazie al DPR di cui
sopra aveva pieni poteri normativi ed amministrativi sul Territorio
in sostituzione al Governo Italiano Amministratore, confermato anche
dalla sentenza della Corte Costituzionale n.53 del 09 giugno 1964.
Quindi
i poteri del Commissario di Trieste sono gli stessi che aveva il GMA
dal 1947 al 1954.
Dal
1963, anno dell’entrata in vigore della Legge Costituzionale n.1
che istituisce la regione Friuli- Venezia Giulia, la figura del
Commissario del Governo viene sostituita all’interno della Regione.
Ma,
dall’art. 70 della legge, si evince che i poteri che passano al
Commissario del Governo per il Territorio di Trieste nella Regione
sono solo quelli amministrativi e non normativi.
I
decreti del Commissario del Governo fino al 1964, avendo quest'ultimo
potere normativo, sono stati recepiti come leggi ordinarie della
Repubblica il cui governo ha l’ Amministrazione civile del
Territorio,quindi non sono atti amministrativi.
La
differenza è sostanziale: l’attuale Commissario del Governo nella
Regione non ha i poteri normativi per spostare il Punto Franco dal
Porto Nord, eventualità che comunque non è prevista assolutamente
neanche nell’Allegato VIII che come abbiamo capito è l’unico
strumento valido all’interno della zona del Porto Libero di
Trieste, in quanto ha solo quelli amministrativi.
Quindi
tutti gli annunci in pompa magna sulla ormai eseguita
sdemanializzazione del Porto “Vecchio”
SONO
SOLO MENZOGNE !!!!
Non
possono disporre di una zona che è al di fuori della linea della
dogana, quindi al di fuori della giurisdizione italiana.
Non
possono disporre di qualcosa che non è loro ma regolamentato dal
Diritto Internazionale.
Vogliamo
parlare dei tempi d’intervento ed alienazione dell’area che il
senatore-burattino ed il sindaco-tirapiedi stanno proclamando a gran
voce e che è solo propaganda politica.
Per
sdemanializzare l’Area dell’ex Ospedale Psichiatrico di Trieste
ci sono voluti tre anni di burocrazie.
Quanto
tempo pensate ci possano mettere per fare l’appropriazione indebita
del Porto Nord ?
Ammesso
lo possano fare visto che come abbiamo evidenziato in precedenza è
legalmente impossibile !!
Ah
già, ma il senatore-burattino è un politic…ante di quelli seri,
quindi è al di sopra delle leggi come la mala politica che ben
rappresenta.
Per
concludere volevamo mettervi ancora una “pulce nell'orecchio”.
Ma
non è che il SISTEMA abbia già progettato lo spostamento dei Punti
Franchi di Trieste fuori dal nostro Territorio ?
Portando
con sé tutti i privilegi derivati dall'Allegato VIII continuando a
togliere linfa vitale alla nostra città sempre e comunque a
beneficio dei pochi e soliti noti ?
COGITO
ERGO SUM.